Andrea Del Ponte, nelle vesti di impegnato classicista genovese e di presidente della sezione ligure dell’associazione umanistica “Centrum Latinitatis Europae”, ha organizzato – con il patrocinio del Comune di Genova – un convegno dedicato a un’approfondita riflessione sulla storia, sulle problematiche e sulle prospettive future del Liceo classico, di cui quest’anno ricorre il centenario a partire dalla riforma di Giovanni Gentile (1923). Non intende certo questa ricorrenza come un’occasione meramente celebrativa o nostalgica, ma come una piattaforma di studio e di dibattito per riflettere sull’estrema importanza che lo studio delle Lettere antiche (in unione alla storia e filosofia, alla storia dell’Arte e alla letteratura italiana) ha avuto e continua ad avere per lo sviluppo delle intelligenze al servizio della Nazione. Per questa ragione, i relatori invitati a parlare nella giornata di venerdì 10 pomeriggio non provengono unicamente dal mondo dell’istruzione, ma anche dai settori produttivi ed economici, come il dott. Giampaolo Botta, presidente di Spediporto.

Inoltre il convegno ha caratteristiche internazionali (con relatori provenienti da Grecia, Austria, Germania, Corea del Sud), perché Del Ponte è convinto che l’istruzione offerta dal Liceo classico, patrimonio di cui l’Italia è l’unico detentore al mondo, debba diventare una piattaforma su cui erigere il progresso, la cultura, la collaborazione fra tutte le Nazioni d’Europa, senza rifiutare un confronto anche con quell’Estremo Oriente che ha già raggiunto altissime vette negli studi, soprattutto scientifici e tecnologici. Per questa ragione è stato invitato il Console generale della Corea del Sud a Milano e parteciperà in video il dott. Petros Kapsaskis di Atene, fondatore dell’Istituto per la Diplomazia Culturale.

Di più, Del Ponte presenterà il proprio progetto di un Liceo classico moderno, efficiente, attrattivo, sul modello della visione rinascimentale di una cultura a 360°, che alle Lettere associ senza timori il miglior portato delle scienze matematiche, tecnologiche e geopolitiche.

Nella seconda giornata del convegno, sabato mattina a Nervi, uno studioso italiano proveniente da Berlino (prof. Quaglierini) mostrerà come il latino possa benissimo essere insegnato e usato ad alto livello come lingua viva e intratterrà i presenti nella lingua di Roma. Sarà presente anche il presidente internazionale del Centrum Latinitatis Europae, Rainer Weissengruber, che parlerà dello stato degli studi classici in Austria.